Carissimi compatrioti, mes chèrs compatriotes, mijn beste landgenoten, meus caros compatriots, (e tralascio il castigliano non a caso)
Oggi è stato un giorno di vera Gloria. Abbiamo resistito contro mezza Europa, e abbiamo addirittura conquistato un obiettivo che, per chi c'era, è veramente come la vittoria di una guerra per noi, alla prima esperienza.
Mi pare il caso di fare alcune considerazioni di politica estera (considerazioni. Non consigli, né pressioni, SOLO considerazioni).
Ora che l'AM non esiste più, se mai essa è esistita, dobbiamo scegliere cosa fare: le potenze scandinave e la perfida Albione non attenderanno molto per farci presente la loro scontentezza nel nostro alzare la testa.
A questo punto le nostre opzioni diplomatiche mi paiono piuttosto limitate:
-O cerchiamo a tutti i costi un riavvicinamento europeo, facendo in modo di entrare nell'orbita scandinava a nostra volta
-O seguiamo il corso naturale degli eventi per come si sono composti, ed entriamo nell'orbita asiatica. A questo punto entrare in quest'orbita significherebbe un radicale riavvicinamento con gli Stati Uniti e, quindi, un'opera di mediazione con il Canada, sempre che esso voglia rimanere al nostro fianco. I "biondi" non avranno mai il fegato di attaccare un blocco come Italia, Francia, Olanda, Portogallo, coperto dall'aiuto canadese e statunitense, il tutto nell'orbita Indopakistana. In questo modo potremmo garantirci anche il Sud America, riunendo il continente, e forse anche l'occhiolino nipponico.
Voi cosa ne pensate?
CBCDC
P.S: Un ringraziamento a tutti i giovani che oggi si sono sacrificati. Tuttora fermo il sangue che sgorga dalla mia coscia con un lembo di bandiera svizzera trovata sul campo: è rossa, così non avrò problemi con il mio sangue ITALIANO!