Legioferrea ha scritto:Come si può evincere dai dati precedenti, l'import tax ha un peso minimo sulle finanze italiane.
Minimo invece non è l'impatto della presenza di importatori di merci straniere nel nostro paese, soprattutto nei mercati delle case (sia a livello di prodotto finito che di RAW) e delle armi (in misura minore).
Andando più in profondità possiamo notare come nel mercato delle armi gli importatori siano maggiormente concentrati nei prodotti di qualità minore.
Come ci possono servire i dati raccolti?
Vista la scarsità dei proventi della tassa, suggerirei di alzarne le aliquote senza remore laddove gli importatori risultino danneggiare i cittadini eitaliani.
Dunque certamente nel mercato delle RAW cibo ed armi, perennemente caratterizzato da eccesso di offerta e nel quale servono giorni per vendere le proprie merci a prezzo di mercato, e più marginalmente in quello delle armi (proteggere i giovani con fabbriche di livello basso).
Per quanto riguarda il cibo, il peso è scarso e dunque appare ininfluente eliminare o meno lgli importatori dal mercato.
Stante la scarsità di offerte di case e relative RAW invece, consiglio di lasciare invariata la situazione: la presenza di importatori contribuisce con forza a mantenere il livello dei prezzi inferiore rispetto a quanto avremmo in loro assenza.
Forse ho capito male io, ma mi pare consigli di ALZARE per evitare che con l'ingresso degli stranieri gli italiani che vendono ci impiegano di più.