Sommario
- Lo stato delle cose
- Perché continuare a usare il forum?
- Principi ispiratori
- Struttura
- Spiegazione analitica
Lo stato delle cose
Perché il forum è inutilizzato?
Se guardiamo al forum dal punto di vista dell’utenza la prima peculiarità che balza all’occhio è l’immane quantità di sezioni e sotto-sezioni in disuso, eredità di un tempo in cui la community era molto più coinvolta in questa piattaforma. Il forum appare quindi come un deserto, davvero poco frequentato, con una sola oasi, che è il Congresso, che desta l’attenzione sempre degli stessi; più la maggior parte dei cittadini e dei congressisti prende superficialmente e il forum del Congresso, più esso diventa poco costruttivo, e, di conseguenza, una fetta sempre più larga di giocatori lo snobba, producendo un circolo vizioso il cui effetto è rendere il forum non il luogo del dibattito della community, ma un vezzo di “grigi burocrati” ancora troppo attaccati ad un “extra-game” ormai estinto e osteggiato dalla maggior parte della community.
In più, abbiamo una gestione non chiara e disordinata degli spazi in cui i cittadini possano far sentire la loro voce. C’è la sezione pubblica del Congresso, lo Sportello del cittadino e la sezione Discussione e domande generali. Tre sezioni a prendere polvere e un numero incredibilmente scarso di thread aperti dai cittadini: uno spreco inutile, che contribuisce a creare sempre maggiore confusione. In più, anche se un cittadino volesse sollevare una questione o proporre un’iniziativa, non può che imbeccare qualche congressista di buona volontà, che riporti in Congresso, e questa esautorazione della cittadinanza attiva compete anch’essa al disinteresse da parte della community, a perdere tempo a impegnarsi a capire il funzionamento bizantino del forum per far sentire la sua voce che, probabilmente, verrà ignorata o sovrastata.
Altra caratteristica del tutto peculiare del nostro forum è la natura ectoplasmatica dell’amministrazione. Scusato il grande capo Rocco Marcelli (che nonostante abbia smesso di giocare a eRepublik ancora ci permette di usare un suo spazio), il resto del team di amministratori e moderatori sono presenze ammantate di mistero, che appaiono di tanto in tanto per espletare ai loro compiti ma non sono direttamente interpellabili. È indecoroso che questo forum sia sprovvisto di una sezione “contattaci”, per un dialogo diretto tra amministrazione e utenza. Di certo, questo contribuisce a far passare l’idea di un forum un po’ lasciato a se stesso, con l’orecchio degli amministratori lontano dalle voci e dalle esigenze degli utenti.
Tutta acqua al mulino di chi vuol far passare il forum per un’infrastruttura superflua e barocca, e legittima, quindi, tutto, dalla malgestione al disinteresse della community, ignorando che il forum è una grandissima risorsa.
Ad ora il forum è confusionario, con sezioni ridondanti, e poco utilizzato: inutile.
Perché continuare a utilizzare il forum?
Non facciamo prima a chiudere tutto e “chi s’è visto s’è visto”?
È molto semplice: è uno strumento insostituibile, per varie ragioni, intrinseche alla natura di eRepublik:
- deficienze del modulo giornalistico, che è un modulo di cui gli admin non si sono mai curati, e il risultato è sotto gli occhi di tutti, con un piattume generale e commenti che o si limitano a un “V” oppure si tramutano in una conversazione tra due contendenti a colpi di WoT chilometrici; in particolare, cioè è dovuto a:
- commenti: le ristrette possibilità di nidificazione (e la conseguente confusione), il non riconoscimento dei BBCode (che rende impossibile formattare i proprio scritti, eccezion fatta per i link), la non esistenza di un motore di ricerca avanzato che permetta di affinare la ricerca dei commenti stessi, il limite dei 2000 caratteri e l’astrusità del procedimento per estrapolare l’url di un commento, rende difficoltosa e scomoda la discussione per mezzo dei commenti; tutto ciò è ancora più accentuato nella “bacheca”;
- articoli: le possibilità di formattazione sono molto limitate (ad esempio, non è possibile l’embeding di un video, o il cambiare calibro dei caratteri), le categorie sono poche e malutilizzate, non esiste un sistema decente di ricerca, la pratica dell’acquistare voti e in genere lo stilare la lista dei cinque articoli presenti nello specchietto in home page in base al numero di voti per forza di cose nasconde articoli potenzialmente interessanti;
- deficienze dei Messaggi Personali: qui sono ravvisabili le crepe più grosse, visto che è una feature spesso soggetta a bug [1], piuttosto lenta da caricare, in cui c’è la possibilità di formattare quanto si scrive ma non di “quotare” o “linkare” messaggi precedenti; lo scoglio più imponente è quando la conversazione deve avvenire tra più persone: per aprire le c.d. “circolari” è necessario avere tutti i partecipanti tra gli amici (il che rallenta non poco le operazioni) e, in più, non è possibile aggiungere o rimuovere qualcuno a conversazione già aperta.
Ora, io non voglio fare un’apologia del forum, e dire di quanto l’esistenza di thread a cui aggiungere con i propri tempi dei post sia il Bene perché aiuta a ponderare le parole e a riflettere più o fondo e bla bla bla, anche perché è uno strumento che personalmente, al di fuori di eRepublik, solitamente non utilizzo. Tuttavia, io credo sia la piattaforma migliore per dirimere un certo genere di questioni e avviare un certo tipo di dialogo; poi, ovviamente, non voglio obbligare nessuno, se la community sceglie di non farne più uso non è che mi metto a piangere, ma, a mio parere, rifiutarsi di impegnarsi a cambiare le cose, adducendo come motivazione l'inutilità del forum, è solo pigrizia: se è davvero inutile, dobbiamo avere il coraggio di non sprecarci più tempo e lasciarlo.
Comunque sia, io ritengo che chi asserisca che il forum debba essere abbandonato è o chi non si è mai curato, legittimamente, per carità, della politica attiva e del Congresso, e quindi per forza di cose non ne ha avvertito il bisogno, oppure di chi lo fa a giorni alterni, per ostacolare determinate istanze e avvallarne altre.
Princìpi ispiratori
Quali sono le linee d’indirizzo che guidano la proposta?
Quando ho cominciato a lavorare sulla nuova struttura avevo ben in mente cosa volevo fare. Non rattoppare una piattaforma che fa acqua da tutte le parti, ma andare oltre la situazione contingente, per pensare a una nuova organizzazione, con a monte un disegno ben chiaro, improntato al funzionamento migliore possibile di un forum.
Ovviamente, tra il dire e il fare c’è di mezzo “e il”, ma, comunque, tutte le proposte contenute in questo post, dall’innovamento più radicale alll’accorgimento più irrisorio, fodano le loro radici sui seguenti paradigmi:
- Aufhebung, conservare superando: sarebbe facile chiudere la saracinesca del forum oppure trascinarsi, in una situazione indegna e stagnante, ma si perderebbe così, come sopra dimostrato un’opportunità importante, e se l’immobilismo e il passatismo portano soltanto alla volontaria eutanasia, l’unico modo per conservare il forum è quello di innovarlo, adottandolo alle attuali esigenze della community;
- Tu devi prendere il potere, scriveva Bertold Brecht. Allo stesso modo, ognuno dovrebbe prendersi le proprie responsabilità, e partecipare al governo di se stessi; ovviamente, chiunque gestisce pubbliche infrastrutture glielo deve permettere; quindi, sia sul fronte dell’amministrazione del forum sia dell’amministrazione della res publicae occorre consentire alla community di esprimersi liberamente, di modo che i suoi membri non siano solo utenti o pecore, ma bensì cittadini;
- disinteresse chiama disinteresse, parafrasando un noto adagio; pensate alla teoria delle finestre rotte, applicata dal sidnaco newyorkese Rudy Giuliani, che si potrebbe rielaborare così: quando entri in un cesso di treno tutto imbrattato di piscio e sgommate, non ci pensi proprio a centrare la tazza; al contrario, quando è lindo e pinto, qualche remora prima di schizzare il pavimento te la fai. Allo stesso modo, più i nuovi iscritti vedono il forum inutilizzato, più maggiormente se ne allontanano. Tuttavia, se a livello centrale niente si può fare sull’effettiva voglia delle persone di utilizzare uno strumento, possiamo sempre correggere, ove possibile, gli elementi che fanno sembrare il forum molto meno frequentato: la frammentazione della stessa funzione (ad esempio, discutere) in molteplici sezioni (facendo apparire il volume dei thread molto inferiore) e la blindatura di alcune sezioni (che permette solo a una “casta” ristretta di scrivervi);
- razionalizzazione, ovvero rendere il più semplici e intuitivi possibili tutti gli aspetti del forum, sempre spingendo sulla facilità di consultazione (ad esempio, a chi è interessato a un argomento deve essere permesso di documentarsi senza sclerare tra mille sezioni, sotto-sezioni e archivi) e sulla trasparenza;
- incentivo al dibattito: ogni democrazia che si rispetti si fonda sul dialogo tra i cittadini, e tra cittadini e istituzioni. In questo modo, non solo la discussione (fin quando è finalizzata alla ricerca del metodo migliore per il conseguimento di uno stesso fine) intreccia rapporti e ricorda che siamo, alla fine della fiera, una community, ma moltiplica i punti di vista, ed è dalla disparità di visioni che fiorisce e si innova lo Stato.
La ricetta è semplificare l’accesso e la consultazione, aumentare lo spazio e il peso del dibattito e coinvolgere maggiormente i cittadini.
Struttura
Con quali sezioni organizzare il forum?
Spiegazione analitica
Nun c’ho capito un ca…