[FUN] GDR agosto 13- IN TRINCEA (ogni buco è...)

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Re: [FUN] GDR agosto 13- IN TRINCEA (ogni buco è...)

Messaggioda Chedipe » 07/11/2013, 9:58

Guerra.

Questa parola è tanto temuta quanto bramata per poi esser rimpianta in ogni caso.
Molti di quei corpi che giaciono senza vita l'avevano veduta per la prima volta, altri invece le erano scampati forse troppo a lungo. Il destino ha deciso di pareggiare i conti.

Siamo alle resa dei conti, i soldati hanno dato tutto, non gli resta che morire con dignità, che morire per la patria, che morire da Italiani.
Questo simboleggia quella bandiera malconcia che ora svetta lungo tutta la valle.
Poco importa a Stedee di essere meglio avvistabile, l'orgoglio di una nazione non è nulla in confronto alla singola vita di un soldato, per quanto esperto egli sia, per quante battaglie egli abbia combattuto.

La nazione, il patriottismo, unico sentimento che muove ancora le membra di quei soldati.

Lo saprà bene DevilPiero, nella sua missione suicida. Avrà successo o meno, a lui non è dato saperlo o forse poco gli importa. Il nemico è arrivato... Sono ragazzi, proprio come molti di loro... Qualcuno disse che "Il vero guaio della guerra moderna è che non da a nessuno l'opportunità di uccidere la gente giusta"... È questo il vero dramma, nessun b******o ha mai vinto una guerra morendo per il suo Paese, l'ha vinta facendo morire l'altro povero, stupido b******o per il suo Paese.

Lo saprà bene Tom, che si ritrova a dover sparare su quei giovani sloveni che si avvicinano alle trincee, pronti ad assaltare.

Lo saprà bene Strife, al centro del combattimento, che usa le sue energie per organizzare la fine della disfatta. I suoi soldati stanno dando il massimo e lui lo sa. Ma non può fare a meno di constatare che ad ogni ordine ne rispondono sempre meno.

Lo sapranno bene Chedipe, Dirk e Cavalletta, al centro del conflitto...




Il buio si attenua, la giovane vede avanti a se la luce degli spari e la scena surreale dei due sloveni accasciati sulle rocce, che spargono la vermiglia linfa vitale sul cacareo minerale. Cavalletta ha colpito in piena testa l'esploratore, non lasciando scampo e oscurando per sempre il suo volto. Chedipe non può far altro che constatare che l'amico è rimasto scioccato, fermo, incredulo. Difronte a lei anche Dirk pare immobile, conscio che oramai è arrivata la fine. NO. Non può finire così, non deve.
Lascerà Cavalletta nel povero nascondiglio poggiandogli una mano sulla spalla per farlo abbassare, così che non sia esposto al fuoco nemico.
Attimi passeranno prima che con un salto si esponga sulla strada, diretta verso Dirk.

Copriteci!

Un urlo, inumano, quasi fosse quello di una madre che ha visto morire i figli. E forse è proprio una parte di lei che sta morendo, quella che per natura ama, da la vita, ora può solo evitare che la vita si spenga.

Sta giù, dannazione!

Urlerà, buttandosi contro Dirk per tentare di sbilanciarlo e farlo cadere, così che il fuoco amico possa padsare sopra di loro e coprire la fuga.
Un volo maldestro sarà, non certo preciso, non certo esperto, un goffo tentativo di una ragazzina che sa che non ha nulla da perdere. Lo scontro è arrivato, gli attimi si susseguono e ora, bisogna solo sperare in un miracolo.


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Ci siamo ragazzi, ultimo turno per TUTTI, ordine indifferente, Durata massima dell'azione 30 minuti, sbizzarritevi che arriverà alla fine il verdetto conclusivo. È stato un onore ruolare con voi o7

Devil, non chiedere, sei autorizzato a menare \m/
Ultima modifica di Chedipe il 08/11/2013, 9:08, modificato 1 volta in totale.
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Re: [FUN] GDR agosto 13- IN TRINCEA (ogni buco è...)

Messaggioda DEVILPIERO » 07/11/2013, 23:26

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ok se per voi va bene inizio e finisco per primo!!!
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Re: [FUN] GDR agosto 13- IN TRINCEA (ogni buco è...)

Messaggioda DEVILPIERO » 09/11/2013, 12:11

OK SONO PRONTO!ANZI SIAMO PRONTI,IO ED I MIEI UOMINI,SIAMO PRONTI SIA MENTALMENTE CHE FISICAMENTE DI QUELLO CHE POTREMMO E NON POTREMMO TROVARE LI SOPRA...la strada è insidiosa...ma spero nella riuscita della missione,molte vite dipendono da noi....

mi giro verso il mio commando e chiedo:SIETE TUTTI PRONTI???CHI NON SE LA SENTE PUò BENISSIMO RIMANERE QUI E SPERARE DI NON MORIRE MANGIATO DAI VERMI!!!CHI INVECE è PRONTO A PROTEGGERE I PROPRI COMPAGNI E VUOLE TORNARE DALLA PROPRIA FAMIGLIA VENGA CON ME....

i soldati stanno un'attimo in silenzio,si guardano tra di loro e poi rispondono in coro: SISSIGNORE SIAMO PRONTI,SCOVIAMO QUEI BASTARDI E TORNIAMO A CASA!!!

io controbatto:Perfetto ragazzi,io vi stimo tutti...non sarà affatto facile,quegli str**** sanno il fatto loro e sanno scalare bene quel pezzo di monte,quindi occhi aperti e statemi vicino,non vi sparpagliate e tenete l'arma sempre carica ma fuori dalla portata di chi precede...non vorrei partisse un colpo e vi feriate per sbaglio xkè siete nervosi!!!

mentre stiamo per andarcene il soldato di prima che ho mandato su ad avvisare stedee torna: CAPITANOOO CAPITANO...mi dice...io mi giro e rispondo:DIMMI FIGLIOLO,HAI PARLATO CON IL COMANDANTE?lui:si capo ho riferito il suo messaggio...IO:perfetto soldato ora torna in posizione vicino i tuoi compagni,tra poco qui sarà un inferno!!!

il soldato prende la sua arma e torna nella sua posizione di difesa...

ok è ora di andare,è tardi...:SOLDATI ANDIAMO SU,PASSO VELOCE E FATE QUELLO CHE FACCIO IO...
cosi con passo veloce si parte verso il monte imprevedibile...dopo un centinaio di metri...trovo un po di boscaglia...un tronco in mezzo ad un grosso buco e dall'altra parte delle rocce non molto lineari,ma non impossibili da arrivarci con un pò di astuzia....,cosi metto un piede sul tronco e cerco di muoverlo,sembra stabile,ma non mi fido troppo quindi,per sicurezza prendo una corda di circa 20 metri,me la lego in vita...e dico ad un soldato di tenermi da dietro il tempo che arrivo dall'altra parte....cosi' faranno lo stesso procedimento gli altri soldati,l'ultimo che resta dall'altra parte lo aiutiamo tutti a passare,ma improvvisamente il tronco cede:c***o NOOOOOOOOOO IL SOLDATO STA PER CADERE DA CIRCA 10 METRI DI ALTEZZA,SE CADE Morrà!!!!!DOBBIAMO SOLLEVARLO DICO AGLI ALTRI;:AL MIO TRE TIRIAMO TUTTI INSIEME...DOVEVAMO TIRARE TUTTI INSIEME,PURTROPPO ERA MOLTO PIù ROBUSTO DI NOI,QUINDI Più PESANTE...DOVEVAMO FARCELA....<NON LASCIO UN COMPAGNO MORIRE...NO c***o,NON ORA E NON SOTTO IL MIO COMANDO,Ho promesso che li riportavo tutti a casa......

fiuuuuuu pericolo scampato,ci siamo tutti cagati sotto ma ne è valsa la pena...almeno la tensione l'abbiamo scaricata....,Mi congratulo con tutti i ragazzi,ci riposiamo 2 minuti e ripartiamo uno dietro l'altro verso il monte,in mezzo a noi vegetazione e piccoli alberi ci proteggono,stando attenti a non farci scoprire dal nemico....certo con tutto il casino di prima,spero siano distratti da altro che da noi...dopo 20 MINUTI PIENI DI STRADA,TRA ROCCE,PIANTE,SPINE,ANIMALI VELENOSI...ARRIVIAMO IN Prossimità DEL MONTE...una vista a dir poco orrida...tutto distrutto e la via dove eravamo diretti ostruita dalle macerie dal crollo dell'esplosione...

ed ora da dove passiamo dice un soldato???
io rispondo:beh ora vediamo,hai una cartina???dico al soldato...
purtroppo mi risponde di no ma ha una bozza di disegni che gli aveva dato un mercenario che prima di noi era salito qui 2 giorni fa...<vuoi vedere che erano stati i macedoni con il croato???????sono quasi sicuro che sono stati loro!...cmq meglio di niente...dico al soldato:DAMMI QUI FAMMI VEDERE...mi da il pezzo di carta dove vedo disegnato il monte...e c'è una scarpata che potrebbe tornarci utile...ora che siamo fermi e cerchiamo di salire....prendo il mio binocolo e controllo la situazione,non sembra difficile salirci ma sempre dobbiamo stare attenti,il terreno non è molto sicuro...sposto il mio sguardo binoculare alla mia destra,e chi vedo?VEDO UN GRUPPO DI SOLDATI CHE SI STANNO APPOSTANDO DENTRO UNA PICCOLO FORTINO FORSE UN <CAPOSALDO> visto da lontano....ECCOLI I BASTARDI...c***o SONO GIÀ' ARRIVATI....DOBBIAMO SBRIGARCI...dico hai miei ragazzi:FORZA RAGAZZI SBRIGHIAMOCI,DOBBIAMO ELIMINARE QUEGLI SLOVENI...OCCHIO A NON FARE TROPPO RUMORE,...Cosi' ci dirigiamo dal lato opposto..solo che se saliamo tutti insieme ho paura che il terreno ceda....cosi prima salgo io...e dico:RAGAZZI PURTROPPO DOBBIAMO SALIRE UNO ALLA VOLTA...PRIMA SALGO IO APPENA ARRIVO LI IN CIMA VI BUTTO LA CORDA E VI AIUTO...ANZI TU DAMMI LA TUA CORDA,riferendomi ad un soldato...LA TUA è Più ADATTA.

il soldato mi da subito la corda,me la metto a tracollo e comincio a salire...il terreno è un pò mosso,ma posso e devo farcela....dopo qualche metro arrivo in cima finalmente!NON è STATO DIFFICILE!!!sciolgo la corda la tengo e la butto giù per fare salire i miei uomini....uno ad uno salgono tutti...subito d'avanti a noi vedo un PICCOLO FORTICO,NON NE VEDEVO COSI' DA ANNI,DOVREBBE ESSERE UN CAPOSALDO MILITARE:(Il caposaldo è quell'elemento fortificato che insieme ad altri elementi costituisce un centro di resistenza.
È detto dai francesi Punto d'appoggio. È di massima in grado di esercitare azione in varie direzioni, è dotato naturalmente o ad arte, di resistenza ad oltranza anche se circondato, o di reazione rispetto agli elementi vicini dello stesso sistema. Secondo la sua importanza e il suo compito, può essere tenuto da forza variabile, fra quello di un plotone o di una compagnia. Comprende i posti di combattimento tenuti da reparti inferiori al plotone.
Il concetto a cui si ispira il caposaldo risponde a quello del frazionamento dei mezzi sul terreno, per sottrarsi al tiro nemico. Questi mezzi debbono essere disposti e sistemati in modo che costituiscano un'organizzazione armonica, rispondente ad un determinato scopo tattico.)
cosi ci avviciniamo piano piano cercando di non fare rumore...arriviamo vicino l'entrata vediamo appostati con mirini aperti 4 uomini tutti che parlano sloveno...COSI' parlo con i miei uomini nel decidere cosa fare....

2 sono le cose,o 3 di voi più me entriamo e li accoltelliamo...e poi facciamo saltare tutto dopo,oppure gettiamo dentro 3 granate ci allontaniamo e BOOM!che dite?????

i ragazzi preferiscono il fuoco pirotecnico,cosi' decidiamo il modo più duro...pero' per camuffare la cosa getteremo altre granate a valle...per distrarre piu nemici possibili, e poter permettere hai nostri di contrattaccare dopo il nostro diversivo....

<OK RAGAZZI AL MIO TRE DENTRO LE GRANATE E FUGGIAMO.....1.......2.......3....GETTATE DENTRO (FUOCO IN BUCA GRIDO)BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOM CABOOOOOOOOOOOOOOM salta tutto in aria.........<SLOVENI ANDATE ALL'INFERNO> abbraccio tutti i miei uomini ed esultiamo dalla gioia,ma ancora la battaglia non è finita noi abbiamo fatto solo la nostra parte....A QUESTO PUNTO POSSO PROVARE AD AVVISARE STEDEE CON I SEGNALI MORSE DI LUCE....BEH CHE DIRE MISSIONE COMPIUTA!!!!!!!
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Re: [FUN] GDR agosto 13- IN TRINCEA (ogni buco è...)

Messaggioda Strife04 » 11/11/2013, 22:38

Il fuoco di saturazione và piano piano esaurendosi, segno che l'artiglieria nemica è stata annientata dalla nostra. Ma il vuoto lasciato dal cessare delle esplosioni viene presto riempito dalle urla di ciò che rimane della fanteria, proiettata in un ultimo disperato assalto alle nostre linee.
"SOLDATI È GIUNTO IL NOSTRO MOMENTO, MANO ALLE ARMI" urlo mentre imbraccio il fucile "E SPEDIAMOLI ALL'INFERNO!"
Un secondo urlo si unisce a quello degli assalitori, il nostro, dopodichè sono le armi a parlare.

Trattengo il respiro e emergo dalla trincea.

Il tempo sembra dilatarsi all'infinito, il dolore perdere importanza, l'udito affievolirsi, il palato trasformarsi all'improvviso in un secco deserto e l'occhio raccogliere tutte le energie corporee, l'occhio che, attraverso il mirino telescopico, sembra trovare quasi automaticamente nella sagoma otticamente ingrandita di un ragazzo il proprio obbiettivo.
Dolcemente premo il grilletto.
Una eterea nuvoletta rosa si spande attorno alla testa del soldato il quale, dopo un paio di passi, termina la sua corsa crollando a terra.

Espiro.

Si materializza il rumore dei proiettili che sibilano e si infrangono contro la trincea. Con minor attenzione esplodo i restanti nove colpi del caricatore, senza soffermarmi a lungo a constatarne gli effetti.
"Signore, sono troppi, avanzano." mi sento dire da un soldato vicino mentre mi riparo per ricaricare.
"Frignare non ti salverà la vita figliolo" gli rispondo senza distogliere lo sguardo da quello che stò facendo "perciò stai al tuo posto e fai quello che devi fare" riprendo posizione sul bordo della trincea "E SE OGGI IL NOSTRO DESTINO È QUELLO DI MORIRE, IO FARÒ IN MODO CHE CIÒ AVVENGA CON ONORE!".

Rapidamente svuoto anche il secondo caricatore, e stavolta per gli ultimi colpi non ho neanche bisogno di mirare, il nemico c'è ormai addosso: ritiratomi lascio il Dragunov e imbraccio il Winchester. In quel momento un soldato sloveno salta sul bordo della trincea e apre il fuoco sui suoi occupanti, due brevi raffiche prima che con una scarica di pallettoni lo ricacci giù per la collina. "STATE TUTTI BENE?" domando, e leggo la risposta nei volti terrorizzati dei soldati, terrorizzati ma vivi "RIPRENDETE ALLORA! NON DEVONO ENTRARE! NON DEVONO PASSARE!".

Mentre la mia scorta di cartucce velocemente diminuisce, il nemico comincia a ritirarsi "NON DIAMOGLI TREGUA" continuo a ripetere "NON DEVONO RIORGANIZZARSI, NON DIAMOGLI TREGUA!".
"NEMICI IN TRINCEA!" urla qualcuno alla mia sinistra, istintivamente volto il fucile in quella direzione "CHI È STATO?" domando.
"IO CAPITANO" un soldato mi si avvicina zoppicando "Hanno sfondato il fianco sinistro, ci hanno sopraffatti, non siamo riusciti a fermarli, l'unica cosa che potevo fare era venire a chiedere aiuto." mi riferisce ansimando.
"Ben fatto ragazzo" lo aiuto a sedere "rimani qui e vedrò di mandarti qualcuno che ti possa sistemare la gamba. Tu" indicando il soldato più vicino "resta con lui. Voi due, in supporto al fianco destro, priorità alla difesa delle mitragliatrici, non devono assolutamente impossessarsene o per noi è finita, passate parola. I due restanti, testa bassa e seguitemi, noi ci prendiamo il versante opposto.".

Dietro una curva della trincea comincia una lunga salita in cima alla quale, strategicamente posizionata, la nostra mitragliatrice tace. Sul fondo dello scavo, fra una mezza dozzina di cadaveri nemici, incontro i primi due nostri caduti. Affretto il passo. Vedo tre soldati serbi arrampicarsi su per il pendio oltre le nostre fortificazioni, fuori dalla portata della mia arma. "FERMATELI" ordino ai miei gregari, brevi raffiche fermano la loro scalata: una raffica di mitragliatrice esplode sopra le nostre teste.
"OH m***a!" scatto in direzione della cima e a una ventina di metri dalla postazione trovo riparo dietro a una cassa di metallo. Trovo ad attendermi un malconcio soldato italiano e un altro nostro caduto: "Signore i nostri si sono messi a sparare sulla trincea".
"Dubito che quelli siano ancora i nostri" mi giro e non trovo i miei compagni "SOLDATI AVANZARE!".
"SIAMO TROPPO ESPOSTI!" ricevo come risposta, "STRISCIATE SE NECESSARIO MA VENITE QUI MALEDIZIONE! Soldato riesci ancora a sparare?" domando al mio compagno di riparo, "La spalla destra funziona ancora." mi risponde alzando il fucile.
"E allora coprimi." scivolo fuori dal rifugio e riprendo a correre a testa bassa, raffiche di fucili si sostituiscono alla mitragliatrice, sibilando i proiettili mi scavalcano, questa volta in due direzioni opposte.
Ho quasi raggiunto la postazione quando vedo uscirne un soldato nemico, innesca una granata ma non ha il tempo di lanciarla che viene colpito, cade e se la lascia scivolare dalla mano: mi getto a terra, braccia a coprire la testa e aspetto che l'esplosione mi travolga.

E così avviene.

Fatico a rialzarmi, a riprendere l'equilibrio, dalle orecchie proviene solo un fischio incessante e ovattato, sotto i brandelli sfilacciati delle maniche della giacca le braccia bruciano, la testa pulsa nuovamente. Raccolgo l'arma ed entro.
Oltre al nemico colpito dal proiettile, altri due giacciono all'entrata della postazione, probabilmente sopraffatti dalla deflagrazione, mentre un quarto cerca di rialzarsi aiutandosi con la mitragliatrice, ancora saldamente poggiata sul suo treppiede: mi punta la pistola, ma io sono più veloce a sparargli.
Si accascia sull'arma.
In disparte vedo i due corpi dei precedenti occupanti della trincea, mi volto verso il campo di battaglia: il nemico, sotto il fuoco della mitragliatrice posizionata sul versante opposto ,si ritira definitivamente, i soldati italiani mantengono il controllo delle difese, la prima linea ha resistito.
"Signore si sente bene?" i miei due compagni mi hanno raggiunto e mi osservano preoccupati. Caldi rivoli di sangue mi solcano parte del volto, nello scontro mi si dev'essere riaperta la ferita in testa.
"Non vi preoccupate, è solo un graffio." li rassicuro "Tornate giù e date assistenza ai feriti, cercate un dottore e procuratevi quante più medicazioni possibili, e tenete gli occhi aperti." li osservo allontanarsi.
Un mozzicone si consuma fra le labbra semiaperte di uno dei nemici caduti, mi chino su di lui, gli frugo nella giacca e da un taschino estraggo un pacchetto di sigarette, "Non ti offendi, vero?" sussurro mentre mi rialzo.

Mi soffermo a osservare per un attimo ancora il campo di battaglia, poi mi dirigo a rapporto.
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Re: [FUN] GDR agosto 13- IN TRINCEA (ogni buco è...)

Messaggioda Stedee » 19/11/2013, 22:36

Lo sguardo fisso, le mani che tremano.
Ho dato le carte, ora non posso che osservare lo svolgersi della mano. Al di sotto, il conflitto divampa. Le trincee saltano per aria, il crepitio degli spari copre qualunque altro rumore.

La bandiera sventola, stinta forse, ma pure integra. Come l'orgoglio e l'amor di patria che ci muove oggi. Alla morte, al nulla eterno. Ne val forse la pena? Lo saprò mai?

Ma soprattutto, avevamo noi un'alternativa? Potevamo scegliere di non combattere, di parlar un'altra lingua, di vedere ogni giorno gente che non conosciamo, che non ci conosce, che non è parte di quella fragile forse, debole, sconvolta eppur Nazione chiamata Italia?

Queste poche domande ruotano nella mia testa. Oramai ho esaurito alle mie funzioni; non mi rimane che preparare qualche arma qualora il nemico arrivasse fino in cima, per un'ultima difesa.
Mi avvicino alle torrette ed incoraggio i soldati al loro interno a continuare; stanno facendo un buon lavoro.

Raduno il resto dei soldati - meno di una decina - e ordino loro di preparare le armi per un'eventuale difesa dello spiazzo da qualche pattuglia nemica. Mentre i nostri caricano i fucili e si dispongono a semicerchio, estraggo la mia pistola, pronto a tutto. O perlomeno, credo di esserlo.

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Re: [FUN] GDR agosto 13- IN TRINCEA (ogni buco è...)

Messaggioda Chedipe » 20/11/2013, 0:19

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LOL Figurati! Grazie a te della partecipazione! Se ci saranno spazi per ruolare su questo forum si replicherà, magari con ruolate veloci a 2/3 partecipanti massimo che eravate tanti ed è stata tosta ;)
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Re: [FUN] GDR agosto 13- IN TRINCEA (ogni buco è...)

Messaggioda Tom J. Parker » 24/11/2013, 0:50

"SISSIGNORE!!!" rispondo al comandante.
Finalmente ho ricevuto l'ordine di far fuoco, così mi alzo velocemente e mi siedo ai comandi della torretta Q7.
"Vediamo che sa fare questo giocattolino..." dico a me stesso, mentre con un sorrisetto appena accennato spingo il pulsante per attivare la torretta.

I comandi si illuminano e la strumentazione fa una scansione della zona circostante per trovare il nemico; intanto intorno a me sento il suono dei proiettili che mi passano vicino e le esplosioni che si susseguono.
D'un tratto la paura è passata e non vedo l'ora che la torretta capti la posizione del nemico per fargli assaggiare la potenza dell'artiglieria pesante.

Eccolo! E' il segnale! Sul display si distinguono le sagome dei mezzi nemici in avvicinamento e la scritta "Locked" mi conferma che li ho sotto tiro!
"SIETE FINITI!!!" urlo mentre premo il pulsante rosso sul joystick della console. Parte dunque una scarica di proiettili di grosso calibro con un rumore assordante che lascia ben immaginare quale sia la potenza di fuoco. Le fiamme si sprigionano sui mezzi colpiti dalla mia raffica e poi una grossa esplosione, ma non è finita; più a valle un altro convoglio sta raggiungendo il campo di battaglia.
*Devo fare qualcosa, si avvicinano alle nostre linee!* penso, mentre muovo la torretta per posizionare i cannoni in direzione della nuova minaccia.
Una raffica, due, tre... I nemici sembrano spaesati, non sanno da dove arriva quella terribile pioggia di fuoco che li sta velocemente annientano.
Il rumore dei proiettili è così assordante che quasi non riesco a sentire i miei stessi pensieri.

D'un tratto vedo delle scintille. *Qualcuno mi spara addosso!* Mi volto; è un soldato nemico che si avvicina imbracciando il suo fucile.
E' proprio qui fuori! E' vicino a me e qui dentro è troppo stretto, non posso imbracciare il mio!
*Certo, la pistola!* Mi torna in mente la pistola che ho raccolto appena arrivato in quel luogo da quella cassa, così scosto la giacca e la tiro fuori.
Per fortuna l'avevo già caricata, così tolgo la sicura e la punto su quel soldato attraverso una piccola feritoia nello sportello della torretta.
Scarico senza pensarci tutto il caricatore, poi sento un lamento. *L'ho colpito.* penso, ansimando e asciugandomi il sudore dalla fronte.
*Me la sono vista brutta, poteva finire peggio!*

Apro lentamente lo sportello; i convogli nemici erano annientati e quel soldato era ormai morto.
Da lontano vedo gruppi di soldati battere la ritirata in fretta e furia, fuggendo via da quel luogo. La battaglia è finalmente finita, ora non resta che andare a soccorrere i feriti, dopodiché potremo pensare finalmente a fare ritorno alle nostre case.

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Scusate per il ritardo!  :D  Alla fine ho concluso anch'io!  :rullezza:
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Re: [FUN] GDR agosto 13- IN TRINCEA (ogni buco è...)

Messaggioda Chedipe » 24/11/2013, 11:11

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Grazie Tom \m/
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Messaggioda MilastArTtili » 27/11/2013, 4:20

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Re: [FUN] GDR agosto 13- IN TRINCEA (ogni buco è...)

Messaggioda Stedee » 27/11/2013, 12:41

OOOOKAY.

Riqqarta, questo magari cancellalo.
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