Ricorso - Legge PTO 23/07/2010

Area in cui interpellare i Giudici della Corte Costituzionale...

Ricorso - Legge PTO 23/07/2010

Messaggioda Luco » 24/07/2010, 11:47

Mi appello secondo quanto previsto dall'art.29 della costituzione per ricorrere al giudizio della Corte Costituzionale riguardo la legge PTO la cui votazione ha avuto termine stamattina con esito favorevole.

Vorrei segnalare l'inconsistenza e l'incostituzionalità della legge.


1.Inconsistenza del Reato e incostituzionalità della pena

Tralasciando l'iter con cui è stata formulata la legge (prima stesura di fretta, prima votazione annullata per vizio di forma, nuova stesura, nuova votazione con addirittura una votazione inerente la procedura prevista dalla legge fatta partire prima dell'approvazione della stessa) tralasciamo anche la formulazione del testo (ambigua in certe sue parti) e veniamo ai contenuti, che potremmo riassumere:

Viene considerato perseguibile con la pena dell'esclusione dal forum e dai "canali di stato" il congressista eletto da un partito sotto take over.

Un partito viene considerato sotto take over "qualora un soggetto esterno al partito ed alla sua linea politica ne riesca a prendere il controllo tramite infiltrazione."
Il Congresso ufficializza lo stato di take over tramite votazione.


Vorrei far notare, che per quanto possa esser moralmente un gesto deprecabile, un take over di un partito resta pur sempre l'effetto di una votazione democratica all'interno del partito stesso.

Il partito non è di proprietà del singolo ma dei suoi iscritti che votano il proprio presidente esprimendo così la loro volontà in maniera democratica, così come tramite una votazione democratica un eventuale iscritto del partito può diventare congressman, in rappresentanza della volontà del cittadino che lo vota.

Se il gesto del take-over viene considerato moralmente condannabile allora saranno i cittadini per primi a non votare per quel partito o per quei candidati.

Imporre a priori, tramite il veto del Congresso, la non validità dell'elezione di quei candidati sarebbe togliere il diritto di rappresentanza in congresso di quei cittadini e il diritto di candidarsi come congressman che è regolato dai requisiti dell'art. 35 della Costituzione e dalle eventuali inibizioni date dagli art.32 della Costituzione e art.9 comma IV del Regolamento del Congresso.

Qualora, ovviamente, si appurasse che l'elezioni di quei congressman possa generare pericolo per il paese allora si dovrebbe agire, ma per questo esistono già gli strumenti e le procedure (il SiS e le squadre ATO dell'EI), un'ulteriore legge sarebbe solo ridondante.

Non avrebbe senso poi dare la stessa pena e considerare in maniera uguale persone che semplicemente hanno preso il controllo di un partito e non hanno intenzioni di alterare "lo svolgimento democratico della vita dell' EItalia" e chi invece prepara effettivamente azioni atte a danneggiare il paese.


2.Precedenti

Le procedure previste da questa legge, inoltre, sono in completa antitesi con quanto finora si è fatto nei casi di take over, a tal proposito ecco alcuni casi:

Nel febbraio 2009, roccopanetta takeoverava la Lega Nerd (con una situazione che ricorda molto da vicino il caso di attualità) e per quanto il gesto fu comunque accolto in maniera negativa, nessun provvedimento venne preso in Congresso e i candidati del nuovo partito SPQR vennero eletti e poterono svolgere il loro mandato tranquillamente.

Al contrario, per lo Spaghetti Party Teocratico a maggio 2009 e soprattutto quando il cadavere dell'eIdV fu takeoverato a luglio 2009 dai croati furono presi prima, dopo e durante le elezioni i dovuti provvedimenti in quanto la stabilità e la sicurezza del paese potevano essere effettivamente messe in discussione.

A questo poi si potrebbe aggiungere che non avrebbe senso neanche la condanna morale, visto che verso la fine del 2008 fu addirittura lo Stato a promuovere il take over italiano in India per sfruttarne le risorse.


3. Conflitto di Competenze

Un'ulteriore fonte di incostituzionalità è sicuramente data dal fatto che questa legge attribuirebbe al Congresso un potere giudiziario che nell'attuale ordinamento vigente è competenza esclusiva della Corte Costituzionale.

Secondo infatti gli art. 29 e 32 della Costituzione e l'art. 9 comma I del Regolamento del Congresso è sempre la Corte Costituzionale a pronunciarsi in giudizio e mai il Congresso o un altro organo istituzionale.

In particolar modo è significativo che quanto previsto dal Regolamento del Congresso in materia di allontanamento e esclusione di un singolo congressman sebbene contempli che la segnalazione dell'illecito parta dal Congresso stesso, affidi comunque alla Corte Costituzionale il compito di decretare la sentenza.

Non si capisce, quindi, perchè questa legge dovrebbe far eccezione e scavalcare la Corte Costituzionale lasciando un potere così importante in un organo fortemente politicizzato come il Congresso.


4. Possibili abusi

Appare evidente che che le vere motivazioni dei promotori di questa legge, fatta così di fretta, così "mirata" e soprattutto così sentita, non siano realmente dettate da una carenza legislativa ma da una voglia di rivalsa nei confronti di una parte politica avversa.

Nella seconda stesura di questa legge, inoltre, è stato rimosso il quorum di due terzi per rendere valida la votazione, abbassandolo così in maniera eccessiva e rischiosa.

Lasciare in mano alla maggioranza in Congresso la possibilità di escludere una parte politica senza che vi sia appello ne dibattimento è a mio avviso un pericoloso strumento anti-democratico.
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Re: Ricorso - Legge PTO 23/07/2010

Messaggioda matutian » 24/07/2010, 11:52

Firmo sottolineando l'incostituzionalità della legge siccome permette svolte autoritare ed è un potere enorme e pericoloso in mano ad alcuni
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Re: Ricorso - Legge PTO 23/07/2010

Messaggioda Mirko90 » 24/07/2010, 11:54

Firmo assolutamente, vista l'assoluta mancanza di democrazia e di buon senso di questa legge (e di coloro che l'hanno scritta).
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Re: Ricorso - Legge PTO 23/07/2010

Messaggioda funkystyle » 24/07/2010, 12:38

Luco ha scritto:Mi appello secondo quanto previsto dall'art.29 della costituzione per ricorrere al giudizio della Corte Costituzionale riguardo la legge PTO la cui votazione ha avuto termine stamattina con esito favorevole.

Vorrei segnalare l'inconsistenza e l'incostituzionalità della legge.


1.Inconsistenza del Reato e incostituzionalità della pena

Tralasciando l'iter con cui è stata formulata la legge (prima stesura di fretta, prima votazione annullata per vizio di forma, nuova stesura, nuova votazione con addirittura una votazione inerente la procedura prevista dalla legge fatta partire prima dell'approvazione della stessa) tralasciamo anche la formulazione del testo (ambigua in certe sue parti) e veniamo ai contenuti, che potremmo riassumere:

Viene considerato perseguibile con la pena dell'esclusione dal forum e dai "canali di stato" il congressista eletto da un partito sotto take over.

Un partito viene considerato sotto take over "qualora un soggetto esterno al partito ed alla sua linea politica ne riesca a prendere il controllo tramite infiltrazione."
Il Congresso ufficializza lo stato di take over tramite votazione.


Vorrei far notare, che per quanto possa esser moralmente un gesto deprecabile, un take over di un partito resta pur sempre l'effetto di una votazione democratica all'interno del partito stesso.

Il partito non è di proprietà del singolo ma dei suoi iscritti che votano il proprio presidente esprimendo così la loro volontà in maniera democratica, così come tramite una votazione democratica un eventuale iscritto del partito può diventare congressman, in rappresentanza della volontà del cittadino che lo vota.

il punto e' proprio questo, il diritto a divenire congressman viene dal numero di iscritti al partito che permettono di rientrare nella top 5, gli iscritti al partito hanno aderito ad una linea che non viene riconosciuta e anzi viene stravolta da chi porta a termine il Take Over.

Se il gesto del take-over viene considerato moralmente condannabile allora saranno i cittadini per primi a non votare per quel partito o per quei candidati.

Imporre a priori, tramite il veto del Congresso, la non validità dell'elezione di quei candidati sarebbe togliere il diritto di rappresentanza in congresso di quei cittadini e il diritto di candidarsi come congressman che è regolato dai requisiti dell'art. 35 della Costituzione e dalle eventuali inibizioni date dagli art.32 della Costituzione e art.9 comma IV del Regolamento del Congresso.

Non c'e' nessuna imposizione di questo tipo, visto che il gioco non lo permette


Qualora, ovviamente, si appurasse che l'elezioni di quei congressman possa generare pericolo per il paese allora si dovrebbe agire, ma per questo esistono già gli strumenti e le procedure (il SiS e le squadre ATO dell'EI), un'ulteriore legge sarebbe solo ridondante.

il sis e le squadre ATO e EI hanno il compito di prevenire i TO, la legge concerne cosa fare una volta che il TO è avvenuto, per questo non e' ridondante, ma integrativa.

Non avrebbe senso poi dare la stessa pena e considerare in maniera uguale persone che semplicemente hanno preso il controllo di un partito e non hanno intenzioni di alterare "lo svolgimento democratico della vita dell' EItalia" e chi invece prepara effettivamente azioni atte a danneggiare il paese.


questo non può essere stabilito a priori, ma di sicuro chi attua un TO ha già alterato "lo svolgimento democratico della vita dell' EItalia"

2.Precedenti

Le procedure previste da questa legge, inoltre, sono in completa antitesi con quanto finora si è fatto nei casi di take over, a tal proposito ecco alcuni casi:

Nel febbraio 2009, roccopanetta takeoverava la Lega Nerd (con una situazione che ricorda molto da vicino il caso di attualità) e per quanto il gesto fu comunque accolto in maniera negativa, nessun provvedimento venne preso in Congresso e i candidati del nuovo partito SPQR vennero eletti e poterono svolgere il loro mandato tranquillamente.

Al contrario, per lo Spaghetti Party Teocratico a maggio 2009 e soprattutto quando il cadavere dell'eIdV fu takeoverato a luglio 2009 dai croati furono presi prima, dopo e durante le elezioni i dovuti provvedimenti in quanto la stabilità e la sicurezza del paese potevano essere effettivamente messe in discussione.

A questo poi si potrebbe aggiungere che non avrebbe senso neanche la condanna morale, visto che verso la fine del 2008 fu addirittura lo Stato a promuovere il take over italiano in India per sfruttarne le risorse.


il fatto che non sia stato fatto nulla in precedenza non consiste una scusante per continuare a non intervenire

3. Conflitto di Competenze

Un'ulteriore fonte di incostituzionalità è sicuramente data dal fatto che questa legge attribuirebbe al Congresso un potere giudiziario che nell'attuale ordinamento vigente è competenza esclusiva della Corte Costituzionale.

Secondo infatti gli art. 29 e 32 della Costituzione e l'art. 9 comma I del Regolamento del Congresso è sempre la Corte Costituzionale a pronunciarsi in giudizio e mai il Congresso o un altro organo istituzionale.

In particolar modo è significativo che quanto previsto dal Regolamento del Congresso in materia di allontanamento e esclusione di un singolo congressman sebbene contempli che la segnalazione dell'illecito parta dal Congresso stesso, affidi comunque alla Corte Costituzionale il compito di decretare la sentenza.

Non si capisce, quindi, perchè questa legge dovrebbe far eccezione e scavalcare la Corte Costituzionale lasciando un potere così importante in un organo fortemente politicizzato come il Congresso.

su questo hai ragione. faccio notare però che il vuoto legislativo e' presente, e sebbene la legge sia perfettibile, senza una legge in merito al PTO, non si capisce su cosa possa deliberare la corte.

4. Possibili abusi

Appare evidente che che le vere motivazioni dei promotori di questa legge, fatta così di fretta, così "mirata" e soprattutto così sentita, non siano realmente dettate da una carenza legislativa ma da una voglia di rivalsa nei confronti di una parte politica avversa.

Nella seconda stesura di questa legge, inoltre, è stato rimosso il quorum di due terzi per rendere valida la votazione, abbassandolo così in maniera eccessiva e rischiosa.

Lasciare in mano alla maggioranza in Congresso la possibilità di escludere una parte politica senza che vi sia appello ne dibattimento è a mio avviso un pericoloso strumento anti-democratico.


l'esclusione di una parte politica è avvenuta nel momento del TO. La legge non riguarda un partito che nasca con i propri ideali politici raccolga regolarmente iscritti e raggiunga il numero sufficiente per avere diritto ad avere congressman.
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Congresso: Giugno- Ottobre -Settembre- Dicembre 2010 Febbraio 2011
Governo: Funzionario del welfare Maggio Giugno Luglio 2010 - Ministro Economia settembre 2010 - Vice Ministro economia con delega alle tasse febbraio 2011
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Re: Ricorso - Legge PTO 23/07/2010

Messaggioda Brizzi » 24/07/2010, 12:44

Accoglierò il ricorso non appena la legge sarà inserita nella sezione preposta, entrando quindi formalmente in vigore.

Questa discussione può ospitare il dibattimento, che concluderà non appena la Corte riterrà acquisite le argomentazioni delle parti.
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Re: Ricorso - Legge PTO 23/07/2010

Messaggioda Luco » 24/07/2010, 13:19

Non ho molto da aggiungere, le mie posizioni sono chiare nel primo intervento, rispondo alle osservazioni fatte ma non risponderò oltre a funkystyle perchè non credo che questa sia la sede per discutere in questi termini, se vuole chiarimenti aggiuntivi potrà farlo in privato.

funkystyle ha scritto:il punto e' proprio questo, il diritto a divenire congressman viene dal numero di iscritti al partito che permettono di rientrare nella top 5, gli iscritti al partito hanno aderito ad una linea che non viene riconosciuta e anzi viene stravolta da chi porta a termine il Take Over.


Gli iscritti possono uscire dal partito e farlo uscire dalla top5, non sono mica obbligati a restare.
Se restano e il partito resta in top5 vuol dire che aderiscono alla nuova linea.

Non c'e' nessuna imposizione di questo tipo, visto che il gioco non lo permette


E allora che senso ha togliere gli accessi? a render ancora più inefficiente il congresso con dei deputati che non possono svolgere il loro lavoro in maniera completa?

il sis e le squadre ATO e EI hanno il compito di prevenire i TO, la legge concerne cosa fare una volta che il TO è avvenuto, per questo non e' ridondante, ma integrativa.


Si ma tu fai di tutta l'erba un fascio, buoni e cattivi trattati con la stessio ratio. Se i TO vengono segnalati dal SiS e prevenuti dalle squadre ATO non c'è motivo di produrre una legge simile.

questo non può essere stabilito a priori, ma di sicuro chi attua un TO ha già alterato "lo svolgimento democratico della vita dell' EItalia"


Non credo, chi attua il TO, come ho scritto, lo attua in maniera democratica, attraverso una libera elezione prevista dal gioco.
Non sta scritto da nessuna parte che per candidarsi a presidente di partito ci siano dei requisiti, chiunque è libero di candidarsi e di farsi eleggere. Non spetta al congresso giudicare questo aspetto.

il fatto che non sia stato fatto nulla in precedenza non consiste una scusante per continuare a non intervenire


il fatto che non sia stato fatto nulla in precedenza, dopo 2 anni, vuol dire che non se ne è mai sentito il bisogno.

su questo hai ragione. faccio notare però che il vuoto legislativo e' presente, e sebbene la legge sia perfettibile, senza una legge in merito al PTO, non si capisce su cosa possa deliberare la corte.


Perchè appunto, salvo casi relativi alla sicurezza nazionale, non c'è motivo di dover ricorrere in giudizio per un PTO.

l'esclusione di una parte politica è avvenuta nel momento del TO. La legge non riguarda un partito che nasca con i propri ideali politici raccolga regolarmente iscritti e raggiunga il numero sufficiente per avere diritto ad avere congressman.


Non ha senso la frase in grassetto: è come dire che al seguito delle elezioni presidenziali una parte politica viene esclusa perchè risulta in minoranza. E' la democrazia che funziona così.
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Re: Ricorso - Legge PTO 23/07/2010

Messaggioda funkystyle » 24/07/2010, 13:31

Luco ha scritto: ma non risponderò oltre a funkystyle perchè non credo che questa sia la sede per discutere in questi termini, se vuole chiarimenti aggiuntivi potrà farlo in privato.



il dibattito resti pubblico.

in particolare mi rendo conto ora che il ricorso appena presentato è da rigettare a priori perchè presentato verso una legge non ancora in vigore.

esattamente seonco lo stesso criterio per cui la votazione relativa è stata annulata perchè la legge non era stata ancora approvata.
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Re: Ricorso - Legge PTO 23/07/2010

Messaggioda megalomaniac » 24/07/2010, 13:38

Legge molto pericolosa che da la possibilità ad una eventuale maggioranza di congresso di estromettere una minoranza semplicemente aprendo una votazione farsa in cui dichiara che tale partito è sotto PTO.
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Re: Ricorso - Legge PTO 23/07/2010

Messaggioda Luco » 24/07/2010, 13:52

funkystyle ha scritto: il dibattito resti pubblico.


Si ma che allora sia dibattito su argomenti e fatti giuridici e non su motivazioni e considerazioni personali.

per l'appunto:

funkystyle ha scritto:in particolare mi rendo conto ora che il ricorso appena presentato è da rigettare a priori perchè presentato verso una legge non ancora in vigore.

esattamente seonco lo stesso criterio per cui la votazione relativa è stata annulata perchè la legge non era stata ancora approvata.


dove sta scritto che si può fare ricorso solo se la legge è approvata?
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Re: Ricorso - Legge PTO 23/07/2010

Messaggioda Brizzi » 24/07/2010, 14:22

Il ricorso verrà accolto quando la legge sarà pubblicata; quindi per ora non è né valido né illegittimo: sarà esaminato al momento giusto.
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