[R. n.1 07/06/09] Accesso al congresso

[R. n.1 07/06/09] Accesso al congresso

Messaggioda Furio » 07/06/2009, 12:49

Ricorso nr. 1 del 07/06/09 effettuato da fabiox congressman dal 25/05/2009 al 25/06/2009

Si richiede di valutare l'eventuale costituzionalità e compatibilità del decreto legge presidenziale in merito all'ingresso nel forum di congressman non approvati dal presidente stesso.

Copia del testo del ricorso e del decreto nei post successivi.
Ministro degli Affari Esteri - Un sacco di volte
Congressman - Un po' meno
PP LGeI - Ho perso il conto
Giudice Corte Costituzionale eItaliana - 15 Marzo '09 – 26 Settembre '09
Moderatore in Gioco - 4+ anni
Furio
 
Messaggi: 208
Iscritto il: 11/05/2008, 20:37

Re: [R. n.1 07/06/09] Accesso al congresso

Messaggioda Furio » 07/06/2009, 12:52

Testo del ricorso nr. 1

Alla attenzione dei Signori Alceo, Furio e Gil Galad.

Scrivo questa lettera per dare credibilità a questa corte e allo Stato Italiano. Il giorno 25 Maggio il cittadino Fabiox è stato eletto CONGRESSMAN nella lista del Partito Teocratico Italiano nella regione Calabria. Il presidente Italiano, aveva deciso però con un decreto d'urgenza, illegittimo, di RIFIUTARE gli accrediti agli eletti del Partito Teocratico. Quello che chiedo inanzitutto, SIGNORI DELLA CORTE è se un PRESIDENTE ITALIANO può, con un semplice DECRETO, regolare una contrapposizione dialettica-politica, e se può un DECRETO Presidenziale avere validità giuridica e istituzionale maggiore del regolamento istituzionale la Carta della Costituzione Italiana. Può, nel regolamento legislativo, un semplice Decreto superare la Carta Costituzionale?

Se come penso e credo questo non sia possibile a ammissibile, voglio segnalare la Violazione di tutto il TITOLO III e in special modo dell'ARTICOLO 26. Il cittadino Fabiox è nato in Italia, ma è stato trattato peggio di uno straniero.

Voglio inoltre farvi partecipi del fatto che in congresso alcune persone hanno l'accredito anche SE NON NE HANNO alcun diritto, mentre il sottoscritto, ITALIANO SIA COME CITTADINANZA SIA COME NATIVITA' (Liguria, 07.01.2009), non ha ancora avuto l'accredito del Congresso anche dopo essere stato eletto DEMOCRATICAMENTE e NON AVER VIOLATO NESSUNA REGOLA ALL'INTERNA DEL GIOCO.

Chiedo che il cittadino Fabiox abbia il diritto che le è stato dato, cioè quello di partecipare ai dibattiti che si svolgono in congresso, avendo onori e oneri come qualsiasi congressman italiano. Inoltre il cittadino Fabiox esprime rammarico per ciò che è accaduto, riconoscendo però la buona fede del Presidente Italiano eletto il 5 Maggio e riconfermato il 6 Giugno, per questo augura un buon lavoro al Presidente Italiano, al Congresso Italiano, a VOI nel giudicare questo appello.

Vi auguro un rapido e sereno giudizio, in modo da permettere il cittadino Fabiox a partecipare ai lavori del congresso Italiano.

Saluti vivissimi.
Congressman Eletto Fabiox.
Ministro degli Affari Esteri - Un sacco di volte
Congressman - Un po' meno
PP LGeI - Ho perso il conto
Giudice Corte Costituzionale eItaliana - 15 Marzo '09 – 26 Settembre '09
Moderatore in Gioco - 4+ anni
Furio
 
Messaggi: 208
Iscritto il: 11/05/2008, 20:37

Re: [R. n.1 07/06/09] Accesso al congresso

Messaggioda Furio » 07/06/2009, 12:54

Testo del decreto legge e modifiche successive:

DECRETO LEGGE DEL PRESIDENTE: Si dichiara illegittimo il tentavito teocratico di prendere parte alla vita politica Eitaliana. Il governo, il congresso e la cittadinanza tutta non riconoscerà come nostro rappresentante nessun candidato teocratico. Ogni congressman eletto dovrà avere l'approvazione del presidente per poter avere l'accesso al forum EItaly. Chiedo all'amministratore del forum di attenersi scrupolosamente alle direttive del decreto legge.

Ogni stato che aiuterà i teocratici ad attuare il TO in corso, verrà ritenuto ostile e non escluderò nessun tipo di tutela atta a preservare la nostra sovranità. Stiano bene attenti USA e Spagna a non fare il doppio gioco. Chiedo agli ambasciatori e al nostro MOFA di divulgare tale messaggio ai paesei citati.

Invito ogni congressman che verrà eletto domani a non votare in game prima di leggere le proposte di legge sul forum. Se cittadini non italiani avranno accesso al congresso potrebbero partire proposte di legge assurde atte a danneggiare la nostra comunità.
Grazie a tutti per l'attenzione e scusate se ho deciso di intervenire con un decreto legge senza mettere ai voti la questione.
Il presidente in carica.
Ministro degli Affari Esteri - Un sacco di volte
Congressman - Un po' meno
PP LGeI - Ho perso il conto
Giudice Corte Costituzionale eItaliana - 15 Marzo '09 – 26 Settembre '09
Moderatore in Gioco - 4+ anni
Furio
 
Messaggi: 208
Iscritto il: 11/05/2008, 20:37

Re: [R. n.1 07/06/09] Accesso al congresso

Messaggioda Gil-galad » 07/06/2009, 13:06

Purtroppo sono di fretta, ma spero di esprimermi entro la serata.

Di primo acchitto -ma devo fare un check sulla Carta Costituzionale- credo che Fabiox abbia ragione, perlomeno nel ritenere non valido il decreto presidenziale.
Francamente, è il primo pensiero che ho avuto leggendolo.

Ora come ora non ricordo se i vincoli posti dalla nostra Costituzione sulla cittadinanza sono applicati anche ai congressman, ma come cittadino credo abbia ragione Fabiox.

Come giudice mi esprimo al più presto, spero in serata.
La strada degli DeI non la si può percorrere stando fermi: la si percorre stando in Movimento!.
: Mr green : Gloria ai Noldor! : Mr green :

Immagine
Avatar utente
Gil-galad
 
Messaggi: 283
Iscritto il: 09/05/2008, 8:38

Re: [R. n.1 07/06/09] Accesso al congresso

Messaggioda Gil-galad » 07/06/2009, 14:10

Titolo III
Articolo 26
Cittadini che non sono nati in Italia, devono risiedere nel paese per almeno 45 giorni prima di essere ritenuti candidabili a congressman o presidenti. In caso contrario la loro candidatura sarà ritenuta non eleggibile.

Il succitato articolo non limita in alcun modo l'elezione di Fabiox, come quella di altri appartenenti alla religione Teocratica (eNati in eItalia), sebbene essi si siano pubblicamente dichiarati "non eItaliani" per più mesi.

Titolo I
Art. 11
Il forum ufficiale della community è http://www.eitalyforum.altervista.org qui il Congresso e il Governo hanno anche gli strumenti per discutere e deliberare. Il canale chat della community eItaliana è #erepublik-it su server Freenode

Il succitato articolo -che tra l'altro andrebbe emendato col cambio di server IRC- non vincola in alcun modo l'accesso al Congresso sul Forum, né pone condizioni su quali Congressmen possano o meno partecipare.
Da notarsi che non pone neppure divieti perché altre persone abbiano visibilità o accesso a "gli strumenti per discutere e deliberare".

Titolo I
Art. 4
Il Presidente della Repubblica è responsabile della nomina del governo, è a Capo dell'Esecutivo e le sue decisioni rappresentano l'orientamento ufficiale dell'Italia

L'orientamento ufficiale dell'eItalia può benissimo essere avverso alla Teocrazia -intesa come religione, come organizzazione dello Stato Teocratico e/o corrente politica- ma non è espresso il diritto di limitare l'accesso a succitati "strumenti per discutere e deliberare".

Titolo I
Art. 5
Tutti i cittadini eitaliani hanno pari dignità e sono eguali davanti alle istituzioni eRepubblicane senza distinzione di sesso, lingua, opinioni politiche, condizioni economiche personali e sociali.
È compito della repubblica rimuovere gli ostacoli che limitano di fatto la partecipazione di tutti all'organizzazione politca, economica e sociale dell'eItalia.

Questo articolo -che apparentemente dà diretta ragione al ricorso- non è in realtà applicabile: i cittadini dello Stato Teocratico si sono più volte dichiarati "non eItaliani", anche sulle loro fonti ufficiali.
Da notarsi che è di enorme rilievo, in quanto esclude che l'atto dell'ePresidente Antimo sia una "violazione grave e palese".
La strada degli DeI non la si può percorrere stando fermi: la si percorre stando in Movimento!.
: Mr green : Gloria ai Noldor! : Mr green :

Immagine
Avatar utente
Gil-galad
 
Messaggi: 283
Iscritto il: 09/05/2008, 8:38

Re: [R. n.1 07/06/09] Accesso al congresso

Messaggioda Alceo » 07/06/2009, 16:04

Premesse:
- Parlo come Giudice Costituzionale a prescindere dal fatto che la Costituzione Italiana sia vigente o meno;
- mi rammarico che, a seconda della convenienza dei singoli, la Costituzione Italiana sia valida o non lo sia;
- rispondo a Fabiox in quanto congressman eitaliano;
- ogni Valutazione deve sempre essere presa con lo studio del momento storico e degli eventi in cui viene presa;
- emetterò un parere non vincolante, dopo vedremo come procederanno gli altri due giudici.

Prime considerazione:
Il Decreto del Presidente è totalmente legittimo: si era di fronte alla possibilità di un T.O, il Presidente aveva il dovere di fare qualunque cosa per salvare l'Eitalia dal pericolo, poi scampato.
Non si può cavillare su un provvedimento del Presidente e per ragioni di dubbi formali permettere che uno stato straniero distrugga l'Eitalia.
L'utente Fabiox è stato eletto secondo le regole di Erepublik, e secondo tali regole è congressman, si badi bene le regole di Erepublik non dell'Eitalia.
Nei fatti è stato eletto all'interno di un partito e di un'azione politica nemica, appoggiata da stati stranieri; Azione che, se avesse avuto successo avrebbe rispettato solo le regole di erepublik,
cioè senza usare le norme oggi invocate da Fabiox.
Adesso dopo la scofitta di tale piano nemico, Fabiox si appella a regole ridicolizzate (in passato) dallo stesso e da altri esponenti Teocratici.
Siamo tutti Italiani (con la I), ma lo stesso Fabiox per un lungo periodo non è stato Eitaliano, ma Esvizzero e Teocratico.


Seconde considerazioni
Nonostante ciò ci sono sempre state aperture ai Teocratici.
Si noti che lo Stato Eitalinao non ha mai dichiarato ufficialmente un solo Traditore, neppure all'indomani della Sardegna,e questo è un gran bene per tutti noi.
Inoltre io stesso ho invitato i Teocratici a dichiararsi Eitaliani a tutti gli effetti: http://www.erepublik.com/en/article/con ... 1995/1/all.
Faccio poi notare che oggi i Teocratici eletti congressman in Eitalia sono di fatto sottoposti all'Art. 6 della Statuto della Corte Costituzuionale dove si legge che
"Possono essere messi in stato d'accusa solo per i seguenti motivi: -violazione palese e grave della costituzione -tradimento della patria -uso illegittimo delle Org statali
Si considera "tradimento della Patria", il mantenere rapporti manifesti o segreti con i paesi nemici della nazione al fine di sovvertire l'ordine costituzionale."

poi "L'accusato è considerato colpevole qualora si provi oltre il ragionevole dubbio che abbia commesso 1 dei fatti al punto precedente di questo articolo.
Il colpevole è: -privato di ogni accesso alle Org statali permanentemente -privato di ogni accesso al forum di eitaly permanentemente"

Sino ad oggi non si è mai volto approfondire tali aspetti proprio per cercare i ricucire i passi falsi finora svolti.
Ed anche oggi quale Giudice Costituzionale per il bene della community cercerò di prendere la mia decisione, quelle di uno dei tre Giudici,
in modo orientato al rispetto delle regole dell'Eitalia e della community.


Valutazioni relative alla decisione
Il Presidente dell'Eitaly deve tutelare l'Eitalia e per ciò solo può emettere decreti o altro in casi di urgenza e pericolo, ma superata tale emergenza e pericolo è il Congresso che deve legiferare.
I decreti del Presidente non dovrebbero superare il suo mandato e dovrebbero, se mai, essere riconfermati dal nuovo presidente o da lui stesso se rieletto.
Oggi solo il Presidente ed i membri dell'HQ possono sapere se vi sia ancora la situazione di pericolo per il nostro stato rispetto all'attacco Teocratico, rispetto ai congressman teocratici prsenti in congresso.
I congressman possono essere "Art.6" possono essere messi in stato d'accusa su ricorso di 5 Congressisti, davanti alla Corte Costituzionale, situazione che non auspico.
Il congresso nel suo regolamento contiene una precisa disciplina dei casi di ALLONTANAMENTO DEI MEMBRI DEL CONGRESSO O DEL GOVERNO.

Parere non vincolante
ritengo corretto che il Presidente in carica, nei tempi idonei di una approfondita valutazione della situazione, provveda a specificare se oggi ci sono gli elementi per mantenere in vigore il decreto in esame.
Se vi sono indichi fino a quando, ad esempio se fino alle prossime elezioni congressuali, diversamente qualora non ci siano più questi elementi, è opportuno, nel caso specifico creatosi,
dichiarare cessato il valore del decreto ed autorizzare l'ammissione di tutti gli esponenti congressman eletti nel partito teocratico che, si ricorda,
potranno anche immediatamente essere sottoposti dal Congresso alla procedura di espulsione.


Postilla
Ricordo che tutte le decisioni del Congresso e ogni azione Eitaliana restano valide e corrette ed ineccepibili rispetto a qualsiasi obiezione formulata da chi pretende di utilizzare strumentalmete le leggi Eitaliane contro l'Eitalia.
Avatar utente
Alceo
 
Messaggi: 175
Iscritto il: 29/02/2008, 12:14

Re: [R. n.1 07/06/09] Accesso al congresso

Messaggioda Furio » 07/06/2009, 18:43

Le fonti normative del diritto eItaliano sono, come affermato, nella Costituzione eItaliana:
- Le 10 leggi d'eRepublik
- La Costituzione eItaliana (completa dei suoi regolamenti, emendemantamenti e sentenze della Corte Costituzionale)
- Le leggi congressuali.
- I regolamenti congressuali.

Nella Costituzione non è presente alcun riferimento normativo chiaro che regolamenti l'utilizzo da parte del Presidente di "decreti legge" anche se in alcune parti della Costituzione si fa' riferimento a "decisioni" (titolo 1 articolo 4) e "decreti" (titolo 1 articolo 7) che l'Esecutivo può prendere, di fatto creando uno scenario non normato a dovere, in cui il Presidente possa istituire leggi.

Il decreto oggetto della discussione, subordina l'accesso alla sezione del Congresso ad una sua valutazione. Nonostante nella Costituzione non ci siano riferimenti diretti a diritti d'accesso ad aree, l'articolo 11 del titolo 1 infatti parla di "strumenti che hanno anche a disposizione", il decreto prevede la negazione di un diritto specifico non esplicitamente garantito dalla carta costituzionale.

La negazione del diritto di accedere, in toto, all'aree di discussione e' di competenza unica della Corte Costituzionale ma ovviamente questo non e' il caso. In questo si parla del diritto di accedere alle discussioni Congressuali, diritto regolamentato dal Regolamento del Congresso (titolo 1 articolo 2 e titolo 6). Il preambolo del decreto legge, però, fa' riferimento alla limitazione dell'accesso dovuto ad un palese caso di "tradimento della patria", giudizio per il quale solo la Corte Costituzionale si puo' esprimere.

Il mio parere, non vincolante, è che il decreto sia quindi duplicemente incostituzionale sia per l'assenza di norme esplicite regolamentanti l'esistenza dello strumento normitavo in questione sia per la sua sovrapposizione con un diritto che è proprio solo della Corte Costituzionale. L'indicazione e' quindi di affidarsi al Regolamento del Congresso (nella questione il titolo 6) per l'interdizione selettiva dei congressmen in questione o di avviare un procedura per alto tradimento alla Corte Costituzionale. Inoltre si richiede la creazioni di emendemanti alla Carta Costituzionale per introdurre una regolamentazione su i decreti leggi presidenziali.
Ministro degli Affari Esteri - Un sacco di volte
Congressman - Un po' meno
PP LGeI - Ho perso il conto
Giudice Corte Costituzionale eItaliana - 15 Marzo '09 – 26 Settembre '09
Moderatore in Gioco - 4+ anni
Furio
 
Messaggi: 208
Iscritto il: 11/05/2008, 20:37

Re: [R. n.1 07/06/09] Accesso al congresso

Messaggioda Gil-galad » 07/06/2009, 21:48

Speravo di parlarne in chat, con più comodità, ma temo che si debba continuare via forum, per quanto poco dialogante.

Riassumendo, i primi pareri mostrano Alceo contrario all'incostituzionalità del decreto legge, me e Furio favorevoli.

Rimane il punto chiave: il decreto legge.
In assenza di riferimenti espliciti nella Costituzione, io credo che valgano le regole di Erepublik, e pertanto che le elezioni siano legittime.
Il Presidente vietò l'accesso alla sezione del forum per contrastare un temuto TO: ne aveva il potere? Io credo di no: credo che quanto si possa fare nel timore di un TO sia fare ricorso in questa sede, ai sensi dell'Articolo 6 della Sezione della Corte Costituzionale.



Oltre a ciò -e mi auguro di una risposta del Presidente della Corte Costituzionale per comprendere il suo punto di vista, prima di portare avanti la discussione- credo sia corretta l'indicazione di Furio, o vvero la richiesta di un emendamento per regolamentare i decreti legge (e per modificare il server di IRC).
La strada degli DeI non la si può percorrere stando fermi: la si percorre stando in Movimento!.
: Mr green : Gloria ai Noldor! : Mr green :

Immagine
Avatar utente
Gil-galad
 
Messaggi: 283
Iscritto il: 09/05/2008, 8:38

Re: [R. n.1 07/06/09] Accesso al congresso

Messaggioda Alceo » 08/06/2009, 11:56

Visto questo
viewtopic.php?f=102&t=2396&start=0
cosa facciamo? archiviamo?.
Secondo me avendo valutato a fondo la cosa ed avendo esposto i nostri pareri abbiamo svolto il nostro compito.
ciao
Avatar utente
Alceo
 
Messaggi: 175
Iscritto il: 29/02/2008, 12:14

Re: [R. n.1 07/06/09] Accesso al congresso

Messaggioda Furio » 08/06/2009, 13:27

Data la rimozione del decreto il ricorso decade. Rimangono, tuttavia, le raccomandazioni espresse dai giudici nei confronti del congresso affinchè si regolamentino le situazioni sviscerate in questo caso.

La seduta e' tolta.
Ministro degli Affari Esteri - Un sacco di volte
Congressman - Un po' meno
PP LGeI - Ho perso il conto
Giudice Corte Costituzionale eItaliana - 15 Marzo '09 – 26 Settembre '09
Moderatore in Gioco - 4+ anni
Furio
 
Messaggi: 208
Iscritto il: 11/05/2008, 20:37

Prossimo

Torna a Corte Costituzionale

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite