Costituzione, articolo sul Governo ha scritto:Il Presidente eItaliano, eletto o subentrato a seguito di dimissioni o impeachment, è responsabile della difesa, dell’espansione territoriale, della diplomazia, del monitoraggio e controllo dell’economia e di informare Il Congresso e il popolo delle sue azioni (nei limiti imposti dalla sicurezza di Stato) e degli ultimi accadimenti.
Il Presidente è tenuto a nominare un proprio vice che lo sostituisca in caso di assenza e ha facoltà di nominare ministri o funzionari a cui delegare sue prerogative.
Il Governo così composto riceve mandato dal Congresso di amministrare la parte del patrimonio pubblico richiesta nella previsione di spesa, per conseguire gli obbiettivi ivi o fronteggiare a urgenze contingenti, se il Congresso si esprime favorevolmente sulla previsione di spesa, in una votazione a quorum costitutivo del 40% degli aventi diritti e deliberativo del 50%+1 dei votanti. Inoltre, il Governo ha facoltà di richiedere ulteriori fondi al Congresso, che si esprime secondo le modalità precedentemente indicate.
Il Presidente è a capo dell’Esercito eItaliano, e ha facoltà di delegarne l’amministrazione al Capo di Stato Maggiore, eletto dall’HQ dello stesso con votazione a maggioranza assoluta tra una rosa di nomi proposta dal Presidente.
Durante il loro mandato, il Presidente, i Ministri e i viceMinistri hanno diritto di accedere in lettura a tutti i bilanci degli organi che amministrino denaro pubblico. Altri funzionari del Governo hanno diritto di acedere in lettura alle sezioni del forum di attinenza al loro dicastero. I viceMinistri hanno diritto al potere di scrittura nelle sezioni del forum di loro attinenza, i Ministri, il Presidente e il vicePresidente hanno diritto al potere di scrittura in Congresso e di aprire votazioni, il Presidente ha diritto di voto.
Il governo, a supporto delle proprie attività, dispone di una sezione del forum e di canali IRC, la cui netiquette è stabilita secondo le modalità indicate dall'art. x.
Il Presidente eItaliano, eletto o subentrato a seguito di dimissioni o impeachment, è responsabile della difesa, dell’espansione territoriale, della diplomazia, del monitoraggio e controllo dell’economia e di informare il Congresso ed il popolo delle sue azioni (nei limiti imposti dalla sicurezza di Stato) e degli ultimi accadimenti.
Visto che se ne avverte la necessità, ho proveduto a definire la figura del
presidente, per:
- natura dell'estrazione, ovvero cosa rende un presidente tale. Ho scelto la formula più esplicita possibile, semplicemente recuperando la definizione di presidente dalle meccaniche del gioco. Credo sia superfluo, e forse dannoso, estendere la definizione per comprendere anche il caso in cui bisogna fare a tocco nel Governo per fare il presidente, a seguito di assenze di massa senza dimissioni e senza Congresso, sia perché è una combinazione troppo rara, sia perché, in quel caso, il presidente resta presidente, e i ministri hanno tutto il diritto di assolvere alle loro funzioni, da egli conferite loro.
- prerogative: ho voluto delineare il campo d'azione del Governo, tenendo conto dell'esistenza di ENPS, ESS, ESF, ma ora che lo rileggo, forse è troppo stringente; si potrebbe dare più libertà d'azione aggiungendo una formula tipo "della fioritura dello Stato". Ho ripreso il termine responsabile dalla bozza di ilKaiser, anche colpito dalle suggestioni di Vajura. Chi ha potere, non sempre è responsabile (basta guarda, IRL, a tutti i regimi di biopolitica, sempre evoluti in aberrazioni e massacri), ma chi ha responsabilità, per forza di cose deve avere poteri. Inoltre, dovevano anche essere delle linee guida per nominare i ministri, ma ho dimenticato il Ministero degli Interni, ora vedo di aggiustare.
Il Presidente è tenuto a nominare un proprio vice che lo sostituisca in caso di assenza e ha facoltà di nominare ministri o funzionari a cui delegare sue prerogative.
Credo che questo sia necessario per pararci il culo in ogni evenienza: se il
presidente non c'è, il suo
vice assolve a tutti i suoi compiti e assorbe tutte le sue prerogative, e un
presidente è "
obbligato" ad averne uno.
Il Governo così composto riceve mandato dal Congresso di amministrare la parte del patrimonio pubblico richiesta nella previsione di spesa, per conseguire gli obbiettivi ivi delineati o fronteggiare a urgenze contingenti, se il Congresso si esprime favorevolmente sulla previsione di spesa, in una votazione a quorum costitutivo del 40% degli aventi diritti e deliberativo del 50%+1 dei votanti. Inoltre, il Governo ha facoltà di richiedere ulteriori fondi al Congresso, che si esprime secondo le modalità precedentemente indicate.
Questo è stato un
comma abbastanza difficile da formulare, e il risultato è piuttosto
complesso, ma spero
chiaro. Praticamente, non cambia nulla da come va ora, a parte fissare un
quorum (che poi è lo stesso delle leggi ordinarie ma, non trattandosi propriamente di una legge ordinaria e non nuocendo ad alcunché esprimersi più esplicitamente, ho preferito scriverlo per esteso), però si espone in modo più chiaro la dinamica. Ho voluto inserire la possibilità di
cambi di destinazione dei fondi ottenuti con la previsione di spesa, visto il
precedente; non ho inserito l'espressione "
in casi eccezionali" perché ritengo che se non esiste un giudice terzo per queste faccende (come il
Presidente del Congresso nelle
urgenze, ex
Regolamento del Congresso, ma non mi pare il caso di complicare ulteriormente una norma fatta per alleggerire e velocizzare le cose) è del tutto inutile; se però per un discorso di "
indirizzo" lo volete aggiungere, giusto per far capire che è una cosa evitabile, per me va bene.
Il Presidente è a capo dell’Esercito eItaliano, e ha facoltà di delegarne l’amministrazione al Capo di Stato Maggiore, eletto dall’HQ dello stesso con votazione a maggioranza assoluta tra una rosa di nomi proposta dal Presidente.
Mettendo questo comma qui e non insieme alle altre deleghe dopo "
Il Governo così composto", si conferma la situazione attuale, nella quale il
Capo di Stato Maggiore non è membro del
Governo; ci sta. Ho inserito un vincolo alla nomina del
CdSM, che fa tanto "
casta", ma credo sia un giusto equilibrio tra garanzia di
continuità, potere di cambiare le cose per il
presidente e necessità che vada un signor nessuno, ignaro di tutto, a comandare sull'
HQ (visti i
precedenti). Ho scelto quella via tra due opzioni:
- il Presidente sceglie tra i membri dell'HQ. In questo modo, è vero, il Presidente ha l'ultima parola, ma ha anche le mani legate, e deve scegliere un suo fiduciario, per forza, tra persone di cui potenzialmente non ha fiducia;
- l'HQ sceglie tra una rosa di nominativi proposta dal Presidente. In questo caso è l'HQ a dover, potenzialmente, turarsi il naso e votare per il meno peggio, ma l'EI è del Presidente e, comunque, avere un quorum opzionale (del 50%+1) già gli impone di fare compromessi, se vuole nominare un CdSM.
Durante il loro mandato, il Presidente, i Ministri e i viceMinistri hanno diritto di accedere in lettura a tutti i bilanci degli organi che amministrino denaro pubblico. I viceMinistri hanno diritto al potere di scrittura nelle sezioni del forum di loro attinenza, i Ministri, il Presidente e il vicePresidente hanno diritto al potere di scrittura in Congresso e di aprire votazioni, il Presidente ha diritto di voto.
Ho voluto esplicitare questi diritti per tutti i casini successi in questi mesi sugli accrediti, e per imporre delle regole superiori al
Regolamento che si andrà a redigere, in modo da garantirli. Non credo siano necessari commenti; di nuovo c'è che i Ministri possono aprire votazioni, che mi sembra molto utile, così non c'è bisogno che stiano ad aspettare il buon samaritano di turno che mette in votazione la previsione di spesa o le attuazioni.
Il governo, a supporto delle proprie attività, dispone di una sezione del forum e di canali IRC, la cui netiquette è stabilita secondo le modalità indicate dall'art. x.
Ho utilizzato il plurale per "
canali", visto che già adesso ne esistono diversi, ho aggiustato con "
a supporto delle", perché suona meglio e precisato "
di una sezione del forum", riferendomi alla sezione
Governo.