caleroide ha scritto:Se il voto diventasse palese ciascuno di noi riceverebbe critiche a dismisura se vota a favore o contro anche perchè rappresentanto un partito se quel partito è contrario o favorevole e il deputato non concorda con il partito se votasse contrario potrebbe ricevere critiche o altro. Per il quieto vivere di tutti io rimarrei con votazioni segrete.
Qua non abbiamo capito cosa è l'
Assemblea Costituente. L'
A. C. non è un organo legislativo, in cui si esercita il diritto di voto per avvallare o ostacolare determinati testi di legge. È un'
assemblea di deputati che, insieme, devono buttare giù un testo di legge e, per farlo, serve
disparità di vedute e
disponibilità al
dialogo. Non esiste votare "
no" nel segreto della "
cabina", perché se a qualcuno non va bene il testo ha il
dovere di dirlo nella seduta relativa e di
proporre qualcosa di migliore. Quindi, un deputato dovrebbe essere in ogni momento esposto al giudizio dei membri del suo partito e di tutti i
cittadini, ma se è sicuro delle sue idee e vota per ciò che secondo lui è
salus rei publicae, non ha paura di critiche o rimostranze. Invece, dovrebbe essere criticato ferocemente chi non ha il
coraggio di esporre a viso aperto le sue perplessità o il suo parere, e quindi non fa altro che votare
protetto dall'anonimato.
Oltretutto, se un deputato è
rappresentante di un partito, vuol dire che si fa
portavoce delle sue istanze, un'altra ragione per cui la
trasparenza nel voto sarebbe un bene. Ma capisco sia una cosa che non può capire uno nominato da un partito con cui non ha niente a che fare e che spingeva per farsi nominare unico revisore della
Costituzione (tra l'altro dichiarando di non aver mai voluto collaborare alla stesura di un testo con uno tra me e
Yamisuke) perché schifa il
confronto.
Recupero qualche obiezione dalla
Seduta 3.
Delussac ha scritto:Assolutamente contrario alla votazione a scrutinio palese perchè rende i consiglieri ricattabili ed ostaggi dei partiti che li hanno nominati e non vedo la ragione per la quale debba essere così ristretta la loro libertà di valutazione e di espressione mentre d'altro canto li espone a tentativi di corruzione.
Tratto da Re: [3] Sfiducia, Regolamento, Principi Fondamentali
Deputati
ricattabili ed ostaggi dei partiti? Come, di grazia, se il
vincolo di mandato non esiste e
non possono essere sostituiti se non per la loro assenza? Guarda che siete voi gli unici a dimettervi dai dicasteri di un
Governo quando supponete che il partito che lo sostiene non abbia votato come vorreste. Inoltre, la
libertà di valutazione e di espressione si esercita prendendo parte al dibattito e alla discussione, ciò che è veramente utile al prosieguo della scrittura del testo costituzionale.
Spesso dite di voler lottare contro ciò che è
extra-game. Questa, però, è una cosa fuori proprio dalla
realtà. Secondo te qualcuno potrebbe
pagare un
deputato per votare un testo di legge che poi comunque deve passare per il
Congresso, dove le votazioni svolgono a
scrutinio non palese? Oltretutto, votare apertamente vuol dire esprimere il proprio parere alla luce del sole, e se la posizione espressa da un deputato è contro le posizioni espresse nella relativa seduta o se sono in contrasto con le idee in cui ha sempre professato i nodi vengono al pettine. In votazioni nascoste, no, e nonostante un deputato può sempre dimostrare di aver votato un'opzione piuttosto che un'altra, e con un confronto incrociato con gli utenti connessi il corrompente può facilmente verificarlo.
- [+] corruzione1one
Delussac ha scritto:Si, credo che la questione non sia di poco rilievo e sarebbe opportuno approfondirla bene.
In effetti se è vero che siamo qui per scelta dei partiti non concordo sul fatto che ciò significhi che la costituzione debba essere scritta nel loro interesse perchè altrimenti significherebbe che non sarebbe rappresentativa di larga parte dei cittadini (tutti coloro che non sono iscritti ai partiti, le minoranze iscritte ai partiti rappresentati, gli iscritti a partiti che qui non hanno rappresentanza).
No, io credo che siamo stato scelti dai partiti per ragioni di praticità e perchè va comunque loro riconosciuta la capacità di individuare i players capaci di compiere questo lavoro ma nulla più. Il fatto che ci abbiano scelti ci legittima ma il mandato ricevuto non è quello di tutelare interessi di parte.
Ritengo per questo che il lavoro costituente debba essere assolutamente reso il più possibile indipendente da partiti stessi (la cui geografia può del resto cambiare in corso d'opera) e da qualsiasi altra forma di pressione esterna e noi dobbiamo sforzarci di lavorare per costruire la convenzione di base cui possa fare riferimento domani e tra un anno la comunità intera e non nell'interesse delle forze politiche che rappresentiamo o di altre entità.
Per questa ragione la libertà di azione va garantita con ogni sistema tecnico possibile e prima di tutto con il voto segreto. Il che non significa ovviamente che le opinioni personali, volendo, non possano essere dichiarate.
Tratto da Re: [3] Sfiducia, Regolamento, Principi Fondamentali
Giustissimo! Allora perché avete insistito tanto per trasformare l'Assemblea Costituente da un luogo in cui dei player, di estrazione eterogenea per garantire disparità di vedute e di competenze, discutono assieme di un nuovo testo costituzionale nella copia venuta male del
Congresso? Se i deputati non dovrebbero agire per interessi parziali e il
lavoro costituente dovrebbe essere
il più possibile indipendente dai partiti stessi, perché la composizione dovrebbe essere fatta in base agli iscritti di un partito (oltretutto un parametro troppo ondivago, come i recenti fatti hanno dimostrato)?
Reghium ha scritto:La rappresentatività proporzionale dei partiti è garantita con la presenza di un numero di componenti proporzionato al numero dei congressisti (uno ogni due ad esempio).
Per i partiti nella top 10 che non hanno congressisti alla data di discussione della proposta potrebbe essere ammesso un esterno. In tutto potrebbero essere una ventina di componenti o giù di li, poiche c'è un solo partito della top 10 che non ha congressisti.
Tratto da Re: [DISCUSSIONE] A. C.: Legge istitutiva + regolamento prov
Infine, ribadisco ancora che il
lavoro costituente si fa
durante le sedute,
discutendo, non pigiando su un bottone ed ostacolando a
colpi di maggioranza.