Apro questo thread per discutere dello strumento del patto di reciproco soccorso, in modo che il Congresso abbia modo di esprimersi sulla questione anche prima dell'insediamento del Governo, di modo che quest'ultimo abbia chiaro come agire; poiché il dibattito non riguarda tanto i rapporti diplomatici nel merito, bensì l'equilibrio dello Stato, e non coinvolge necessariamente alcuna informazione classificata, ho ritenuto di aprirlo qui, di modo che sia pubblicamente accessibile.
Parto dicendo che i MPP sono una feature assolutamente sconveniente per i paesi piccoli, poiché il loro costo non è in funzione della popolazione delle due nazioni contraenti, come invece per l'attacco aereo.
A mio parere, dobbiamo smettere di stipulare MPP, per alleggerire il bilancio mensile e recuperare risorse da re-investire nella crescita e in C.O. per vincere le battaglie. Al momento, di fatti, qualsiasi MPP (anche quello foraggiato in toto dall'altro) che stipuliamo è uno spreco di 20.000 ITL, in totale, risorse che potrebbero essere utilizzate per fornire un supporto reale ai paesi contraenti.
In primo luogo, il D.O. si può impostare con le prio, anche se il sistema è complicato. In più, le prime due unità militari della Nazione hanno lo status elite, e possono impostarlo dove vogliono. Per le altre, sarà sufficiente stipulare due patti di reciproco soccorso con paesi grandi e costantemente impegnati per non far mancare i reward quotidiani.
Per fornire supporto a una Nazione è sufficiente trasferirsi sul suo territorio o in quello di un alleato, con un minimo di programmazione è possibile pianificare strike consumando una quantità non eccessiva di ticket, che hanno un costo ridotto: la differenza è che in questo modo il supporto in battaglia viene dato sul serio.
In più, questa politica può essere l'avvio di una svolta all'interno della diplomazia, che non può essere più servilismo oppure parcheggio di MPP inutili, bensì aiuto vero, in battaglia, e copertura mediatica. Oltretutto, con pochi patti di reciproco soccorso si ha anche le mani libere in materia di strategia, poiché si può tornare ai c.d. swap.