Sbagliato.
Sempre riprendendo il parallelo che tu hai fatto con la real life, si può prendere in esame i fatti del 21 luglio del 2001 a Genova, in concomitanza con il G8. Giusto qualche settimana fa, la Corte Europea dei diritto dell'uomo a Strasburgo ha sentenziato che l'irruzione nella scuola "Diaz" è stata compiuta contro persone indifese, commettendo tortura e ha altresì denunciato le carenze del codice penale italiano che, poiché quel reato non è ivi contemplato, non permette di punire adeguatamente quei crimini; ciò dimostra che, in real life, non esiste deroga o dispensa dal principio di non retroattività, indipendentemente dalla gravità del fatto.
Per quanto riguarda il futuro, bisogna agire per impedire che un colpo di stato si verifichi nuovamente. Per farlo, occorre innanzitutto fidelizzare un tornito manipolo di unità militari e combattenti attorno alla Nazione: per questo motivo, sarebbe sciocco rinunciare al contributo offerto da Hermes82 (comandante di un'unità militare da 16 miliardi di danno a settimana) e corvobianco (comandante di un'unità militare da 23 miliardi di danno a settimana); di conseguenza, qualsiasi mossa che porti a estromettere dalla community loro due e gli altri "pentiti" di MORA, non solo priverebbe l'eItalia di braccia per la difesa da un colpo di stato, ma creerebbe dittatori potenziali, poiché non è ancora possibile estromettere utenti dalle Nazioni e l'esclusione della community provocherebbe risentimento.
Questo non vuol dire legare l'eItalia ai potenti e chiudere un occhio di fronte alle loro azioni. Vuol dire, invece, sostenere il principio della ragione di Stato sulle ripicche infantili. Questo sempre seguendo una lettura pragmatica e utilitaria dei fatti, ovviamente. Con una lettura più ideologica, resta un punto fermo: anche per differenziarsi dai modi adottati dalla dittatura, i cittadini che sostengono la democrazia dovrebbero accogliere, invece che ghettizzare.
Visto che sei congressista, rinnovo il mio invito a questo Emiciclo: basta pippe mentali sui torti e sui tribunali improvvisate, pensate a ricostruire l'eItalia.